Roma, 7 dicembre 2019 Badia Primaziale di Sant’Anselmo
“ROMPERE IL SILENZIO SUL SILENZIO”
UNA RETE CATTOLICA PER LA PROMOZIONE DELLA PREGHIERA SILENZIOSA
Giornata di studio, testimonianze e preghiera organizzata
dalla Badia Primaziale di Sant’Anselmo e dalla “Rete sulla Via del Silenzio”
Esistono da tempo in Italia numerose realtà cattoliche che promuovono in modo autonomo la pratica della preghiera silenziosa sotto forma di meditazione, preghiera contemplativa o interiore.
Sono esperienze di vita cristiana fondate sulla certezza che il silenzio, vissuto non come semplice assenza di parola ma come esperienza misticadi abbandono allo Spirito Santo – decentramento, apertura, ascolto, superamento del proprio ego, affidamento, ricongiungimento con il principio divino – sia via inderogabile per coltivare la propria spiritualità e vivere la fede in Cristo.
Eppure, questa pratica silenziosa, che ha radici profonde nella tradizione monasticae mistica del cristianesimo occidentale e orientale, è ancora considerata nell’ambito ecclesiale una consuetudine elitaria o eccentrica, frutto di derive sincretistiche o risultato di un superficiale innamoramento per le filosofie orientali.
C’è un paradosso evidente fra la diffusione di queste esperienze nel territorio ecclesiale e l’assenza di un loro riconoscimento pubblico e istituzionale che permetterebbe un allargamento delle possibilità di accesso a questa forma di preghiera silente.
La necessità di un approccio orante silenzioso è sottolineata dal recente magistero papale, la sete di silenzio è sempre più diffusa anche a livello culturale, ma in ambito ecclesiale questa via è formalmente quasi scomparsa e laChiesa fatica a dare risposte pratiche e accessibili a chi è in cerca del silenzio per ritrovare Dio.
Sembra esserci un vuoto da colmare fra l’insegnamento dottrinale e le pratiche pastorali, da una parte, e la sete di silenzio espressa con sempre maggiore urgenza dal Popolo di Dio, dall’altra.
Proprio con l’intenzione di evidenziare questi paradossie diffondere la conoscenza della preghiera silenziosa, è nata nel febbraio 2018 a Roma la “Rete sulla via del silenzio”. È un’iniziativa ecclesiale spontanea che aggrega persone e gruppi che già praticano da tempo, anche se con modalità diverse, la preghiera e la meditazione silenziosa. Scopo della Rete non è uniformare queste esperienze ma favorire la condivisione, accrescere la conoscenza reciproca, sviluppare modalità e occasioni e approfondire una riflessione spirituale sulla dimensione mistica della fede.
La Badia Primaziale ‘benedettina’ di Sant’Anselmo, coerente con la sua vocazione, ha voluto organizzare sull’Aventino il primo incontro pubblico della “Rete sulla via del Silenzio” per mettere in luce una realtà ecclesiale frammentata ma sempre più crescente e rilanciare il monachesimo come modello contemporaneo di vita cristiana. A sostenere e incoraggiare l’appuntamento è stato p. Laurence Freeman, benedettino, guida spirituale della World Community of Christian Meditation, WCCM.
Tra i principali ispiratori/fondatori della Reteci sono Antonella Lumini, eremita di città a Firenze; il sacerdote piemontese don Paolo Scquizzato, già direttore della Casa ‘Mater Unitatis’ a Druento; Marco Guzzi, poeta e filosofo, fondatore a Roma dei gruppi di formazione spirituale ‘Darsi pace’ e Juri Nervo dell’Eremo del Silenzio di Torino.
Sul sito web www.anselmianum.com sarà pubblicato il video della giornata.
“Cerca di rimanere un momento in silenzio lasciandoti amare da Dio. Cerca di mettere a taceretutte le voci e le grida interiori e rimani un momento nel suo abbraccio d’amore”. (Papa Francesco)
“Nel nuovo millennio il cristiano sarà un mistico o non sarà”. (Karl Rahner)