L’inginocchiatoio

Lasciato l’eremo si ritorna alla propria abitazione e lì l’eremita secolare trova una molecola fondamentale del suo cammino, l’inginocchiatoio.
Inginocchiatoio che diventa piccolo eremo casalingo dove poter proseguire a rispondere alla chiamata…
Uno spazio all’interno della stanza, dove potersi raccogliere per pregare e meditare.
Un deserto casalingo dove poter richiamare le esperienze di silenzio vissute all’eremo.
Un inginocchiatoio è il modo che ciascuno assume per darsi delle abitudini personali di preghiera, cui rimanere fedele.
La pedagogia dell’inginocchiatoio: quando la vita è preghiera
La preghiera, l’orazione, è autentica se è parte di noi e della nostra vita. Quando lasciamo l’esperienza del silenzio appartato di un eremo e manteniamo la pace del cuore nelle vicissitudini della vita quotidiana con le sue corse, le sue gioie, le sue sfide e anche i dolori.
AL MATTINO – la preghiera del mattino, la prima lettura del Vangelo del giorno che avvenga abitualmente presso l’inginocchiatoio casalingo.
La preghiera inizia dall’inginocchiatoio di casa per poi essere portata nel mondo…
ALLA SERA – al rientro a casa come momento conclusivo, meditare sulla giornata con una candela accesa, preghiera incessante.
La posizione dell’inginocchiarsi aiuta il fisico ad avere una posizione di preghiera comoda ed unica.