La regola

Perché parlare di regole in un tempo in cui la rottura o l’assenza di qualunque schema sembra essere la sola condizione della distinzione e della libertà personale?
Millenni di esperienza mostrano che ogni persona realizzata e felice, e qualunque progetto di successo, seguono delle regole. Una regola buona e sana, infatti, non è mai una imposizione immotivata, ma una guida preziosa e poi desiderata per dare al cuore e alle azioni un ‘abito’ (dal latino habitus) delle abitudini, in cui sentirsi davvero a proprio agio.
Sperimentando infatti i benefici di semplici discipline personali o di gruppo –dalla famiglia, al gruppo scolastico, al gruppo sportivo, all’azienda e al gruppo di lavoro– si comprende quanta libertà venga per la vita di ciascuno.
L’esperienza di Juri, Luciana e tanti amici ha fatto desiderare, maturare e ha infine dato forma a un nuovo stile di vita specifico. Uno stile personale e comunitario in cui riconoscere e orientare la propria vita interiore e personale, e di vita esteriore e di relazione con gli altri, le cose e il tempo.
La Regola dell’Eremo del Silenzio è dunque una strada di libertà proposta a chi voglia condividere lo stile di vita e di preghiera, al momento lo scritto è una Regola Privata condivisa con il Vescovo della Diocesi.