Ascolto

Ascoltare è il vero verbo del Silenzio. Ascoltare se stessi, i propri desideri e difficoltà, ascoltare Dio e poi ascoltare meglio gli altri. Sì, solo nel silenzio si può ascoltare, si può distinguere e discerne, cioè scegliere e poi agire.
Il silenzio è dunque qualcosa di attivo. È un percorso volontario e consapevole di attenzione, apertura e ascolto verso se stessi e gli altri. Con semplici regole: la solitudine, magari accompagnata da chi ne ha già esperienza, la perseveranza cioè lo ‘stare’, il ‘rimanere’ nell’ascolto con curiosità e fiducia. Sempre attuale è la concezione del silenzio vissuta dai primi anacoreti, i Padri del Deserto dei primi secoli del cristianesimo orientale: il silenzio «è un silenzio dai mille nomi e dai mille volti dove ogni cosa è al suo posto, è un silenzio prezioso per l’anima, un silenzio che sta dalla parte della trascendenza».
Il silenzio dei Padri del deserto è il silenzio dell’umiltà, del tacere di se stessi, è il silenzio che toglie le parole all’egoismo, alla superbia, all’amor proprio, è il silenzio di chi si fa pellegrino e straniero.
È anche il silenzio dell’amore, il silenzio di chi non giudica il prossimo, di chi non parla o sparla degli altri, infine è il silenzio della fede, di chi si fida del Totalmente Altro, di chi si è messo completamente nelle mani di Dio.